Comunicare le emozioni: una lettera o una mail?

Pubblicato il 22 Marzo 2017

Tema di Giulia Cannata, 2A GRAFICO COMMERCIALE

COMUNICARE LE EMOZIONI: UNA LETTERA O UNA MAIL?

Un sms, o una lettera, tanto simili quanto diversi.

Un amore, un dolore, felicità o tristezza, emozioni represse, per quanto siano medesime, così diverse alla notifica del cellulare o al campanello suonato dal postino.
Scrivere una lettera può essere uno degli atti di umanità più grandi.
Ci rendiamo così umili, così vulnerabili, aperti alle emozioni, le lasciamo defluire come arrivano, senza cambiare la loro natura.
Una lacrima che sgorga e lentamente cade, bagnando la carta, finestra per il nostro volto e per il nostro cuore, trasmettendo tutto ciò che è più puro e vero, senza lasciare nessun’ombra di bugia.
Il nostro profumo, impresso sui fogli, capace di far riaffiorare le esperienze, i luoghi, le risate e i pianti, i sorrisi o le lacrime, capace di farci tornare indietro e di farci rendere conto di quanto possa essere unico un momento.
Candide labbra intinte di rossetto che lasciano un segno sulle emozioni scritte, così da renderle più autentiche, un segno di passione nella speranza che ci possa essere un’altra occasione per rendere reale tutto ciò già trasmesso con la scrittura.
Per scrivere una lettera non puoi avere la testa occupata, per scrivere una lettera c’è bisogno di sedersi e prendersi un momento per ricordare e trasmettere.
Un messaggio lo puoi inviare al volante, mentre cucini, quando stai studiando.
Lo schermo non lascia niente di noi, l’emozione che arriva è rappresentata dalla faccina che, spesso e volentieri, selezioniamo di fretta.
Al telefono nulla è personale, non lega solo due persone, lo si può condividere così da rendere pubblici sentimenti altrui.
La tecnologia, la rete, bloccano le reazioni umane, rendendole “sciatte” davanti ai sentimenti provati.
Certo, è in grado di trasmettere più velocemente o di arrivare più lontano, a volte permette anche di mantenere relazioni a distanza, ma non avrà mai il valore di una lettera intrisa di nostalgia e speranza.
Miliardi sono le persone e altre tante sono le opinioni.
Chi preferisce un messaggino e chi si emoziona per un post sui social.
Chi apprezza la riservatezza di una lettera e chi non vede l’ora di scattarci una foto per farla vedere a tutti.
Chi crede che le emozioni non possano essere trasmesse su un pezzo di carta o attraverso uno schermo, ma solo guardandosi negli occhi e chi invece non trova alcuna differenza tra inchiostro e tastiera.
Ma chi non vorrebbe svegliarsi trovando sul cuscino una lettera del proprio amato, con il suo profumo e la sua essenza, la scrittura tremolante che riesce a trasmettere anche l’imbarazzo celato dietro sentimenti travolgenti?
Il messaggio potrebbe essere scritto o consigliato da un’altra persona che verrà a conoscenza del nostro privato, senza necessariamente farne tesoro.
Smettiamola di nasconderci dietro a un monitor, un pezzo di carta, per quanto piccolo, può raccontare tutti noi stessi.