All’alba un grido – Poesie su Peppino Impastato

Pubblicato il 25 Gennaio 2017

A cura della classe 5^F Tecnico Grafico

(novembre 2016)

 

Beffardo il fato tuo, che quella notte

ha voluto serrarti gli occhi,

pieni di vita,

per l’eternità.

 

E ancora sento il suono dei passi

mentre tu, spavaldo,

camminavi in una tempesta d’emozioni

giurando giustizia a gran voce.

 

E ancora vedo scorrere il sangue

su questa società corrotta che

dall’alba della tua morte

finge di non sapere.

Anna Taetti

 

 

 

La tua grande lotta finì in una notte,

ma nonostante tu non ci sia più

i tuoi ideali rimaranno qui, come un’ancora.

All’alba, tutti capiranno

che la tua voce, ormai sarà imposibile sentirla ancora.

Ma se non ti sentiranno allora ti ricorderanno,

dalla tua voce agli importanti passi che hai svolto;

e terranno a mente anche il tuo nemico,

del quale tu non hai mai avuto timore

ma beffardo, lo hai sempre guardato negli occhi.

Maximilian Bodea

 

 

 

Come un petalo nella notte che muore

il tuo ricordo non verrà intaccato.

La tua voce sicura e coraggiosa

aleggia ancora con la forza del vento che smuove le montagne

la tua vita continua negli occhi di coloro che non si prostrano.

Mattia Colombo

 

 

 

Nella notte una voce si è spenta,

per colpa di un destino beffardo

che ancora una volta

ha giocato con la vita dell’uomo.

 

Eppure quella voce riecheggia nei cuori

e nella mente di tutti.

Grida. La si sente forte.

All’alba quei cento passi divennero un coro.

Irene Bonardi

 

 

 

La notte esplode.

Nei tuoi occhi,

vedi il volto dell’oppressione.

Nelle tue orecchie,

senti la voce della libertà.

In quei cento passi,

beffardi,

in cui il tramonto

si sostituì all’alba.

 Jessica Moreschi

 

 

 

Lacrime e realtà

 

Nella notte del silenzio

ove nessuno

vuol sentire,

si alza una voce

che esalta ad una nuova alba

ed incoraggia

verso i primi passi

l’abitudine del sentire e del vedere

con gli occhi

della verità.

Ma in un angolo

si nasconde un destino

beffardo

che ancora

stronca tutto.

Sara Locatelli

 

 

 

Ancora oggi

alzando gli occhi al cielo,

in una notte buia,

sento i tuoi passi.

Sento il tuo grido,

la tua voce beffarda

che continuerà

fino all’alba.

Anna Treccani

 

 

 

Nella notte del 9 maggio

mentre i tuoi passi ti portavano a casa

dopo aver denunciato i mali della mafia

con la tua voce dalla stazione radio

il tuo destino beffardo ti venne incontro

i tuoi occhi non avrebbero visto l’alba

la tua ancora ti teneva attaccato al tuo scopo

finché non arrivasti a sentire la morte.

Davide Rivetti

 

 

 

Ad ogni alba riaprirò gli occhi,

anche se so che poco mi resta.

Il mio urlo è silenzioso, come la notte.

Passi lievi tracciano

il mio cammino verso il nulla.

Ancora nessuno mi sente

e forse non sentirà più,

le mie parole beffarde

contro una politica corrotta.

Mattia Lupatini

 

 

 

 

Un grido nel buio

Un lampo nel buio
nel mese di maggio
tutto d`un tratto
la luce svanì
Profonde ferite
nei nostri cuori
portano un grido
di libertà

 

Mattia Spinella

 

 

 

Un grido.

La notte fa da sfondo

nel teatro degli orrori.

I passi di una vita

spezzati,

da bestie bigotte,

senza anima, senza cuore.

Gli occhi volti

all’eterna pace,

mentre la voce continua

a gridare :

“Libertà, giustizia, verità” . 

Paola Coradi

 

 

 

Gelida la notte, scendeva nel mio animo,

Mentre disteso al buio,

Ero attento a cogliere qualsiasi voce.

All’alba di un nuovo giorno,

Riflessi nello specchio,ancora i miei occhi,

Velati di triatezza,pensando al destino beffardo,

Che altro non faceva sentire

Che la voglia di scappare,

Verso un futuro che a piccoli passi

Mi avrebbe portato a sentirmi libero!

Beatrice Bulgari

 

 

occhi dell’assassino”

Un rumore irruento

cessò il rumore della notte.

Nulla si univa intorno a noi,

solo voci lontane

a farci compagnia.

Io e te: solo i nostri occhi

a cercare nel buio,

a pochi passi l’uno dall’altro,

eppure così lontani.

Beffardo il tempo

che si prende gioco di noi

che soffriamo per il diritto della verità.

Anxhela Narjaku

 

 

 

Aut

Adesso si può sentire ancora
la voce di un uomo,
nella notte
in una piccola radio
parlava con occhi
pieni di speranze.
Ma un destino beffardo
non gli ha permesso
di vedere l’alba.
Mancavano cento passi.

Alessia Guerreschi

 

 

La notte cala su questo cielo,

una notte beffarda, letale.

Nell’oscurità, tra le ombre, un boato.

La voce della verità

fu soffocata per sempre. 

Valentina Gavizzoli

 

 

Dal diavolo nacque un angelo,

un’anima pura e pulita.

Parlava per chi non riusciva a parlare,

urlava per chi non riusciva ad urlare,

Negli occhi aveva la verità.

Non bastò quella notte beffarda a fermarlo.

Ancora all’alba si sentono i suoi passi,

ancora all’alba rimbomba la sua voce,

ancora all’alba combatte contro il diavolo.

Un angelo non muore. 

Daniele Ferraro

 

 

Destino beffardo,

bastardo.

Rappresentato da signori

tutti per bene.

Tutti lì, come i mulini a vento

di un Don Chisciotte del mezzodì.

Jessica Scalvini

 

 

 

Nella notte buia

gridi voci e urla ti uccidono

quegli occhi che

tremano dalla paura

l’alba è ancora lontana

beffardo è il silenzio

che ti circonda

ancora pochi passi

per sentirsi libero.

Natasha Palumbo

 

 

 

Cento passi da sentire

in quella notte,

una voce che comanda

la sua vita.

Cento occhi

lo spiano ancora

prima di quel gesto.

Poi,

il nulla.

Silvia Zanardelli

 

 

La tua forza ci dava forza,

i tuoi occhi speranza

e tu beffandoti del nemico,

eri senza paura.

Quel nemico

che stava a soli 100 passi

da te

ora paga per il tuo omicidio

in quella maledetta

notte di maggio.

 

Ma all’alba

nessuno ti ha dato per sconfitto,

tutta Cinisi si è fatta sentire

per te.

 

Tutto il mondo ricorda ancora

Peppino Impastato,

morto per difendere

tutti noi.

Guglielmo Lombardi